mercoledì 10 febbraio 2016

LA GASTROENTEROLOGIA DI DOLO, E' IL " PRONTO SOCCORSO " DELL'APPARATO DIGERENTE

La Gastroenterologia di Dolo è il “pronto soccorso” dell’apparato digerente Un servizio preparato e specializzato ad affrontare le urgenze che negli ultimi anni sono aumentate del 50% équipe di Gastroenterologia di Dolo col responsabile in seconda fila al centro La Gastroenterologia di Dolo è il “pronto soccorso” dell’apparato digerente. Un servizio di eccellenza costituito da un nucleo di professionisti che, a fianco dell’attività ordinaria (screening colon, indagini diagnostiche, interventi endoscopici), in questi ultimi mesi, si è sempre più specializzato nelle emergenze-urgenze causate prevalentemente da emorragie (per ulcere, varici esofagee e da terapie anticoagulanti ed antiaggreganti). Motivo per cui, al servizio dolese sono stati forniti sei posti letto e strumentazioni sempre più all’avanguardia. “A fianco degli apparecchi endoscopici tradizionali – ha spiegato il responsabile Renato Marin – che ci permettono di somministrare al paziente la terapia iniettiva, termica e meccanica, capace di trattare efficacemente le emorragie qualora siano ben localizzate, abbiamo recentemente acquisito delle “pistole a spruzzo” con cui possiamo gestire molto bene anche le emorragie nelle forme diffuse. In pratica si spruzza nella zona interessata una sostanza che sembra schiuma e che trattiene, isolandola e bloccandola, l‘emorragia”. Il servizio, che è situato al terzo piano del nuovo monoblocco insieme a Medicina, snocciola numeri importanti di attività. “Eseguiamo circa 6000 indagini strumentali all’anno – ha continuato Marin – di cui circa 4000 solo per gli esterni. Facciamo 700 colonscopie, come esame di secondo livello per lo screening del tumore del colonretto, più 2000 visite ambulatoriali (incentrate prevalentemente alla diagnosi e cura delle malattie infiammatorie croniche intestinali, delle patologie epatobiliari specie sul versante dell’epato-virologia, la celiachia, la sorveglianza di situazioni a rischio come l’Esofago di Barrett e la displasia gastrica) e 250 prestazioni in urgenza. Queste ultime sono aumentate del 50% negli ultimi due anni, e son cresciute sia perché la popolazione invecchia ed ha più problemi, e anche perché col servizio così ben potenziato e organizzato, ci arrivano dai vari reparti sempre più casi da trattare”. Un servizio che, per determinate patologie, permette di evitare il trattamento chirurgico in oltre il 90% dei casi. “Possiamo trattare l’ulcera con micro apparecchi – ha aggiunto il dottor Marin – entrando attraverso la bocca, senza dover tagliare l’addome del paziente che, in un paio di giorni può così rientrare a casa propria con un recupero funzionale molto più veloce e facile. Apparecchi simili a piccole pinze che, a seconda dei casi, bruciano l’ulcera o la chiudono con delle apposite clip, bloccando una delle cause più frequenti di emorragia digestiva”. “Promuovere servizi sempre più a misura del paziente - ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – significa erogare servizi sempre più flessibili, specializzati e di qualità per rispondere in maniera puntuale ai bisogni di salute che nel tempo possono cambiare”.

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