Il sindacato FSP della Polizia di Stato accusa il fatto che Venezia è tra le ultime località aeroportuali in Italia per numero di agenti destinati alla polizia di frontiera. «In questi giorni - si legge in una nota - al Ministero si sta discutendo di riorganizzazione della polizia di frontiera intesa come specialità. Ancora una volta per Venezia si prevede sì un aumento dell’organico pari a 70 unità, ma queste non compenseranno mai il divario che esiste con Roma e Milano (che rispettivamente accoglieranno 130 e 115 nuovi agenti)».
Continua il comunicato, firmato dal segretario regionale Mauro Armelao: «Non capiamo come mai il Ministero sia tanto attento alle statistiche quando si devono prendere delle decisioni e invece sia disattento quando evidenziano come il personale della Polaria (la polizia di frontiera aerea, ndr) di Venezia stia lavorando quasi il doppio rispetto ai colleghi di Fiumicino e un terzo in più rispetto ai colleghi di Malpensa».
A Fiumicino infatti, a fronte dei 769 poliziotti in servizio alla Polaria sono transitati oltre 43 milioni e 500mila passeggeri, quindi nel 2019 sono stati controllati oltre 56mila passeggeri per agente. A Malpensa invece a fronte degli attuali 435 poliziotti in servizio alla Polaria sono transitati quasi 29 milioni di passeggeri, pari a 66mila passeggeri controllati per agente. A Venezia invece, a fronte dei soli 140 colleghi sono transitati 11 milioni e mezzo di passeggeri, pari a 82500 passeggeri controllati per agente: il tutto in uno scalo considerato in espansione.
«Oltre a discutere di organici - conclude Armelao - si valuti anche la possibilità di istituire un'indennità specifica per il personale di frontiera, che ancora manca, unica specialità della Polizia di Stato». Da molti anni, inoltre, Venezia soffre una cronica carenza di ufficiali di Polizia Giudiziaria che FSP spera vengano colmati con i prossimi concorsi.
Nessun commento:
Posta un commento