Giovedì pomeriggio la polizia locale ha arrestato un cittadino di nazionalità marocchina, sorpreso all’interno di una baracca nella zona industriale di Marghera, mentre confezionava dosi di eroina destinate allo spaccio. L’irruzione dell’unità cinofila è avvenuta dopo una lunga attività di pedinamento condotta da agenti in borghese fin dalle prime ore del mattino, e volta a contrastare la presenza di spacciatori nelle zone centrali di Marghera.
I movimenti di E.K.A., il 32enne finito in manette, hanno insospettito gli uomini del Comando che hanno seguito le sue tracce fino a via Banchina dell'Azoto, in zona industriale. Il marocchino è stato visto entrare e uscire più volte da un capanno improvvisato, in una zona molto appartata.
A seguito dell’irruzione all’interno della baracca, gli agenti hanno recuperato un bilancino elettronico, materiale da confezionamento, un accendino per le termosaldature delle dosi, un lungo coltello a serramanico, un revolver "replica" privo di tappo rosso e una quantità di eroina in sasso del peso di 23 grammi (circa 60 dosi al dettaglio). È stata inoltre sequestrata una somma di denaro, in banconote di piccolo taglio, per un totale di 550 euro.
L'uomo era già stato arrestato dalla polizia locale nel 2018, sempre a Marghera: in quell’occasione era stato trovato in possesso di un etto di eroina. Questa mattina il 32enne è comparso davanti al giudice, che ne ha convalidato l’arresto e poi l'ha rimesso in libertà -con divieto di dimora a Venezia- in attesa del processo che si terrà a settembre.
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