martedì 9 agosto 2016

UN SUCCESSO QUATTRO ZAMPE IN PEDIATRIA

ULSS 13 INFORMA “Quattro Zampe in Pediatria”: un successo la prima esperienza di Pet Therapy nella Pediatria di Dolo. Un progetto innovativo, che ha visto insieme cani e gatti e una cinquantina di bambini ricoverati Minù (chihuahua), Rossana (gatto europeo), Kunta (piccolo levriero italiano), Mio (gatto british short hair): eccoli i quattro animali che sono stati protagonisti, insieme ad una cinquantina di bambini ricoverati, del primo progetto di Pet Therapy realizzato e conclusosi da qualche giorno nella Pediatria di Dolo. L’iniziativa, intitolata “Quattro Zampe in Pediatria”, completamente gratuita per la Ulss 13, era partita lo scorso inverno, in collaborazione con l'associazione Teama (Terapie e Attività Mediate da Animali) di Padova, con una formula sperimentale di cinque mesi. Ed ora che si è conclusa, il reparto ospedaliero con l’associazione patavina stanno già lavorando per riproporla nuovamente a partire dal prossimo autunno. Perché? Lo ha spiegato con una semplice frase lo stesso direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben: “è stato un successo”. “Recentemente – ha continuato il Dg – ho avuto modo di leggere il bilancio di questa attività da cui emerge come i bambini e i loro famigliari si erano ormai affezionati a questo momento ricreativo, che avveniva in un giorno fisso alla settimana, il lunedì, e quanto i piccoli pazienti ne hanno trovato giovamento nell’umore e quindi anche con un riflesso più che positivo nel benessere fisico e nella riduzione dello stress e ansia, tipici del ricovero”. Un progetto innovativo in quanto ha messo insieme cani e gatti: due animali che solitamente viaggiano separati, e che qui invece hanno giocato un ruolo importante insieme, nel periodo di ricovero dei piccoli pazienti. E che, a fianco al gioco con gli animali, ha proposto tutta una serie di attività di tipo creativo che abbinava come tema il mondo della natura e degli animali (pitture di statuette di das raffiguranti animali; costruzione dell’arca di Noè; gioco dell’oca; creazione di un puzzle; disegni). “A questa iniziativa – ha aggiunto il primario di Pediatria Luca Vecchiato – hanno aderito quasi una cinquantina di bambini: di un’età che andava da pochi mesi di vita fino a ragazzi di 14 anni. Questa eterogeneità è stata gestita dagli operatori della associazione differenziando le attività sia con l’animale, sia creative in modo da garantire il pieno coinvolgimento dei bambini. La presenza di diverse fasce di età (quella maggiormente coinvolta è stata quella relativa a bambini dai 6 ai 10 anni con prevalenza del genere maschile. Un 86% di maschi contro un 14% di femmine) ha, inoltre, permesso di stimolare nel gruppo un certo grado di cooperazione che vedeva i bambini più grandi aiutare quelli più piccoli”. L'associazione padovana è da tempo impegnata nella diffusione della pratica della pet therapy, che prevede l'impiego di animali, appositamente educati e guidati da operatori (psicologi e psicoterapeuti, educatore cinofilo, medico veterinario) certificati dal Centro di Referenza Nazionale per la Pet Therapy. Tra le iniziative messe in campo nel reparto di Dolo, si ricordano anche la clown terapia, svolta da un gruppo di volontari che si vestono da clown ed intrattengono due volte alla settimana i bambini ricoverati; ogni quindici giorni, inoltre, i volontari della associazione veneziana Il Castello, sono a disposizione dei piccoli della Pediatria per leggere libri e inscenare alcuni divertenti spettacoli; infine, ci sono i rugbisti di Mirano che periodicamente vengono in reparto per raccontare della loro attività, regalando la colazione ai bambini e invitandoli alle loro partite gratuitamente.

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