mercoledì 13 gennaio 2016

PER NON ANDARE DAL DENTISTA PER POCO CI LASCIA LE PENNE

13.01.16) Un mal di denti trascurato si trasforma in avventura da dimenticare. E’ stato necessario un intervento complesso, operato dai medici del Civile nei giorni delle scorse festività, per salvare in extremis un giovane ristoratore veneziano che, per il timore del dentista, aveva trascurato per anni i problemi della sua dentatura. “Aveva molti denti cariati – spiega il Primario di Otorinolaringoiatria di Venezia, Sandro Bordin – ma la paura lo teneva molto lontano dalla sedia del dentista. Praticava una specie di pericolosa cura ‘fai da te’: ripetutamente infatti si era curato con antibiotici di vario genere, e queste cure verosimilmente sottodosate avevano avuto il solo effetto di selezionare, nella sua bocca malata, dei germi particolarmente aggressivi e resistenti alle comuni terapie”. Nelle scorse settimane, la situazione era degenerata, con la comparsa di un ascesso proprio a ridosso dei numerosi denti cariati. A causa del dolore e della tumefazione, il paziente si era rivolto al Pronto Soccorso di Venezia, e ricoverato presso il Dipartimento Chirurgico. Proprio a causa delle improprie cure a cui si era sottoposto a casa, le terapie antibiotiche non hanno avuto effetto, e i medici hanno dovuto sottoporre il paziente a due interventi per l’evacuazione del pus, che si era raccolto sotto alla mandibola, per poi ricorrere ad un intervento particolarmente complesso: “A causa dell'infiammazione diffusa – racconta il dottor Bordin – il paziente non riusciva più ad aprire la bocca ed il gonfiore impediva l'uso delle fibre ottiche per l'intubazione. Respirava ormai con difficoltà e si è reso necessario un intervento di estrema urgenza. Abbiamo effettuato ‘al foto finish’ una tracheotomia, in condizioni difficilissime per le dimensioni taurine del collo e per la ipoossigenazione che si era determinata. Solo con tracheotomia abbiamo consentito al paziente di respirare per poi sottoporlo ad anestesia generale”. L'equipe del dottor Bordin – con l’anestesista rianimatore dottor Mulachiè, il chirurgo maxillo-facciale dottor Brunello e l’otorino dottor De Min – attraverso un intervento durato tre ore, ha quindi provveduto ad aprire tutte le sacche ascessuali del collo mettendo in sicurezza il paziente. “Da decenni – conclude il suo racconto il Primario Bordin – non vedevamo un caso come questo. La fobia del dentista prima e l’uso improprio di antibiotici poi avevano portato il paziente a conseguenze che potevano essere addirittura letali. Inutile dire che questa vicenda può servire a molti perché, per paura o trascuratezza, non ripetano gli stessi errori”. In particolare il Primario raccomanda attenzione quanto all’utilizzo degli antibiotici: usarli senza prescrizione, senza un dosaggio corretto o senza rispettare la posologia non solo non cura, spiega il dottor Bordin, ma può avere effetti assolutamente negativi.

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