martedì 31 gennaio 2017

TROPPI TAROCCHI PER IL VETRO DI MURANO, ARRIVA IL MARCHIO TECNOLOGICO PRESENTATO IN REGIONE


Un’etichetta applicata ad ognuno dei prodotti originali, leggibile tramite smartphone, tablet e pc, e contenente l’intero storia del prodotto con foto e informazioni che arrivano fino all’indicazione del mastro vetraio autore è la risposta della Regione Veneto, del Consorzio Promovetro di Murano e della Camera di Commercio al dilagare della contraffazione del vetro, uno dei prodotti “monstre” dell’artigianato veneziano e veneto. Il marchio ipertecnologico, che si legge semplicemente avvicinando un telefono all’etichetta, è stato presentato oggi a Palazzo Balbi, sede della giunta regionale, dal presidente Luca Zaia e dai responsabili del consorzio Promovetro. «La guerra ai tarocchi –ha detto Zaia– è da sempre una delle mie priorità, da quando sono presidente del Veneto perchè il Veneto è sinonimo di qualità e la qualità va valorizzata e difesa. E anche prima, al governo, quando venivo chiamato il ministro della tracciabilità. Il vetro di Murano non è solo un’arte unica al mondo, ma anche un grande elemento identitario, che va difeso con ogni mezzo. Ora questo marchio va promosso a più non posso, perché venga conosciuto, e utilizzato, da quanti più turisti possibile». Attualmente la concorrenza sleale di prodotti realizzati al di fuori di Murano raggiunge l’incredibile percentuale dell’80% di quanto venduto nei negozi del solo centro storico di Venezia: e un’indagine condotta su un campione di dodici negozi e 120 oggetti in vendita ha evidenziato la presenza di ben 41 diciture diverse. “Vetro Artistico di Murano”, così si chiama, è un marchio collettivo, che sarà utilizzato da aziende con tipologia merceologica e con prodotti estremamente differenti per valore e grandezza.

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