I sindacati confederali del settore alimentare, FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA hanno proclamato l'immediato blocco degli straordinari, della flessibilità e delle prestazioni aggiuntive, oltre alla programmazione di assemblee nei luoghi di lavoro e a 4 ore di sciopero per ogni turno dal 9 ottobre. Le sigle chiedono che il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, maturato lo scorso luglio, sia applicato a tutte le maestranze: per ora solo tre associazioni della controparte datoriale hanno aderito, ma non quelle che si riconoscono in Federalimentare.
La distanza relativa ai salari è di 13 euro, mentre la parte normativa del contratto è stata condivisa con tutti gli attori. A livello metropolitano sono circa 50 le imprese nell'industria alimentare coinvolte, e il sindacato trova paradossale che per soli 13 euro non venga rinnovato il contratto.
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