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giovedì 24 settembre 2020

COVID NELLE SCUOLE, L'ULSS 3: 17 CASI ACCERTATI, 16 ISTITUTI COINVOLTI, UNA CLASSE IN QUARANTENA, NESSUN FOCOLAIO INTERNO

A scuola, nel territorio dell'ULSS 3 Serenissima, sono stati registrati 17 casi di Covid, 16 gli istituti coinvolti, una sola classe in quarantena e nessun focolaio interno. Positivi 13 allievi e 3 operatori scolastici, dislocati in altrettanti plessi; a questi si somma un unico ulteriore contatto positivo, individuato con l’indagine epidemiologica, per un totale di 17 soggetti positivi. Una quarantina, tra studenti e insegnanti, sono al momento sottoposti a isolamento domiciliare: tra questi, una sola intera classe.
La fotografia scattata oggi dalla massa di tamponi nasofaringei che l’ULSS ha effettuato tra gli studenti sintomatici e i contatti dei pazienti positivi individuati dalle relative indagini epidemiologiche, è stata oggetto questa mattina della consueta conferenza stampa del direttore generale Giuseppe dal Ben. Dall'inizio dell'anno scolastico, sono stati effettuati 1670 tamponi, di cui 317 a bambini di età inferiore a due anni, 679 da tre a cinque anni, 424 da sei a dieci anni, 129 da undici a tredici anni e 121 da quattordici anni alla maggiore età.
«Fino ad ora - ha detto Dal Ben - i numeri dei positivi sono molto contenuti, anche se la frequenza della sintomatologia tra gli studenti ha portato all’effettuazione di una quantità importante di tamponi. La scuola sta condividendo con l'ULSS un lavoro molto attento e responsabile, soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle regole di igiene, distanza e protezione individuale«.
Alle due istituzioni, scolastica e sanitaria, si affianca soprattutto il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri, che sulla base della propria esperienza possono prescrivere o meno il tampone al primo sintomo di malessere del bambino. È loro, infatti, il compito di distinguere la presenza di un banale raffreddamento dal sospetto di un’infezione da Coronavirus, riguardo la quale diventa necessario indagare.
«Delicata e decisiva, subito dopo, è l’indagine epidemiologica del Servizio Igiene e Sanità Pubblica - ricorda il direttore Dal Ben - che scatta di default all’arrivo della positività del tampone. Per questo non è automatico che tutta la classe dello studente o dell’insegnante positivo venga posta in quarantena: sta proprio in capo agli specialisti l’analisi puntuale attorno al caso indice, per individuare i suoi contatti stretti. La possibilità di evitare la quarantena a tutti i compagni di classe è un merito che va anche alle scuole: si stanno dimostrando garanti delle indicazioni anti contagio che abbiamo suggerito».
Gli asili nido e le scuole per l'infanzia, ad esempio, utilizzano modalità di lavoro per piccoli gruppi, e questo permette di tenere lontani i contagi e di esplorare in maniera efficace la presenza di eventuali contatti stretti, scolastici, dei bimbi e dei maestri. Agli istituti superiori, invece, vale anche la ferrea distanza in classe, come la lontananza (oltre la cattedra) dei professori dagli studenti. Gli incontri settimanali tra il team scuola Covid dell’ULSS 3 e i referenti Covid delle scuole aiuta poi a dipanare ulteriori dubbi e richieste specifiche dei genitori e degli istituti.
Anche se la quarantena della classe è posta a discrezione del SISP in base alla qualità e alla quantità di contatti avvenuta tra compagni di classe e personale docente, i tamponi vengono invece somministrati a tutti gli studenti e agli insegnanti che hanno condiviso l’aula con il positivo. Questi tamponi sono considerati comunque di screening«. I tamponi possono essere rapidi (con esito che arriva in quindici minuti), prenotati dal pediatra o dal medico di famiglia, organizzati per classe, effettuati nei drive through aziendali e nelle cinque postazioni Covid dell’ULSS 3 aperte ogni giorno, compresi il sabato e la domenica.

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