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giovedì 17 settembre 2020

IL SINDACATO FSP ACCUSA: «I QUESTORI NON STANNO INDICANDO ALCUN POLIZIOTTO PER LA BENEMERENZA MINISTERIALE ANTI-COVID»

Il sindacato FSP chiede al capo della Polizia Gabrielli di intervenire per fare chiarezza in merito alla circolare ministeriale del 15 luglio scorso, che istituiva attestati di benemerenza dal dipartimento di Protezione Civile relativi all'emergenza sanitaria in corso. «L'ennesima umiliazione per i poliziotti - si legge in una nota della sigla sindacale di categoria - a fronte di una circolare “beffa” che come sempre lascia questa discrezionalità ai Questori. I quali non stanno segnalando alcun agente!». Il 1° settembre la segreteria regionale del FSP ha scritto a tutti i Questori del Veneto, sensibilizzandoli a segnalare il personale impegnato nel periodo del lockdown.
Secondo il sindacato, tutti gli operatori che hanno prestato servizio nel periodo di chiusura totale sono meritevoli di segnalazione, nonostante allora per limitare la presenza negli uffici una parte del personale sia stata esortata a prendere ferie arretrate. «Eppure la polizia c'era per le strade, in piazze e stazioni, dove serviva - continua il comunicato - ma vanno premiati anche coloro che erano impegnati in uffici non operativi, quali i corpi di guardia, perché a contatto col pubblico nell'offrire informazione, i colleghi dei centralini e delle centrali operative, i poliziotti degli uffici investigativi (Digos, Squadra Mobile, Polizia Scientifica), per aver garantito l'efficienza del sistema di sicurezza, come il reparto Mobile di Padova che ha igienizzato le strade, il reparto Prevenzione del Crimine e le Unità Operative di Pronto Intervento».
Il segretario regionale Mauro Armelao si dice «costretto a intervenire e denunciare pubblicamente questa vergognosa situazione, perché la data ultima per le segnalazioni è il 30 settembre, e la piega che sta prendendo questa cosa ci porterà come spesso accade ad una disparità di trattamento tra il personale che ha svolto medesimi servizi in diverse parti d’Italia. Alla lettera del 1° settembre ha risposto solo il Questore di Padova, il quale ha scritto chiaramente che "non è stato individuato alcun dipendente"... E pensare che in provincia di Padova c'è stato uno dei primi focolai, nel comune di Vo’, e non ci si venga a dire che nessun poliziotto è stato interessato da questa emergenza che ha visto blindare quel comune! Sappiamo comunque che in questi giorni stanno negando le richieste del personale, e anche in altre Questure non stanno segnalando alcun poliziotto, come se i colleghi siano rimasti seduti comodamente a casa in una sorta di quarantena volontaria. Diciamo basta a questa presa in giro e chiediamo al capo della Polizia di intervenire con urgenza per dare una linea chiara e uguale a tutti i Questori che stanno glissando, la cui discrezionalità va sempre "contro" il personale».

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