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mercoledì 4 marzo 2020

TERMOVALORIZZATORE DI FUSINA, I SINDACI DI CHIOGGIA E VIGONOVO VOTANO CONTRO IL RITORNO IN FUNZIONE CALDEGGIATO DA VERITAS

I sindaci di Chioggia Alessandro Ferro e di Vigonovo Andrea Danieletto, entrambi del Movimento 5 Stelle, si sono dichiarati contrari al ritorno in funzione del termovalorizzatore di Fusina, previsto dai piani di Veritas. L'occasione di confronto è stata data dalla conferenza dei sindaci che fanno capo al territorio d'azione della società partecipata, la quale copre 44 enti del Veneziano e 4 della provincia di Treviso. A favore invece gli altri sindaci, che si riconoscono in differenti formazioni politiche.
I comitati ambientalisti come Opzione Zero, Medicina Democratica, Comitato contro il rischio chimico Marghera, Malacaigo, Ambiente Venezia, Ecoistituto Alex Langer, Eddyburg, Cobas autorganizzati Comune di Venezia, Laboratorio Venezia, Quartieri in Movimento, Mira 2030, FFF Riviera del Brenta e Venezia hanno sottoscritto un documento che stigmatizza la posizione di Veritas, accusata di «manipolare dati e informazioni, tacendo che l'inceneritore avrà ancora bisogno della discarica per smaltire ceneri e scorie».

Gli stessi comitati hanno predisposto un'alternativa che definiscono «meno impattante, meno costosa e nella direzione chiesta dall'Unione Europea: riduzione, riciclo, recupero senza ricorrere all’incenerimento, e minimizzando lo stoccaggio di materiale inerte al momento non recuperabile. L'ecomostro - dicono da Opzione Zero - potrebbe compromettere in modo ben più grave del Coronavirus il territorio e la salute delle centinaia di migliaia di persone che lo abitano».

3 commenti:

  1. SIAMO IN MANO A DEGLI INCOPETENTI.

    Com’è possibile che i sindaci di Chioggia Alessandro Ferro e di Vigonovo Andrea Danieletto, entrambi del Movimento 5 Stelle affermino che la rimessa in funzione del termovalorizzatore di Fusina: «potrebbe compromettere in modo ben più grave del Coronavirus il territorio e la salute delle centinaia di migliaia di persone che lo abitano».

    A tutto c’è un limite!

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    Risposte
    1. Io spero non sia stata detta una cosa del genere dal nostro Sindaco. Da Ingegnere Industriale posso dire che i termovalorizzatori durante la combustione dei rifiuti, che avviene all'interno della camera di compustione, recuperano calore per produrre vapore che a sua volta viene utilizzato per la produzione di energia elettrica. Nel processo di combustione vengono prodotte ceneri leggere e pesanti, quelle leggere che vediamo uscire dal camino sotto forma di fumo sono filtrate da opportuni filtri che se messi in parallelo consentono di trattenere tutte le polveri nocive (con un rendimento del 100%)

      Continuiamo a fornire i nostri rifiuti pagandoli a paesi europei come Copenaghen che con i nostri rifiuti e il conseguente trattamento grazie ai termovalorizzatori fanno questo:

      https://www.youtube.com/watch?v=1EHEqWtFgLI

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  2. Spero vivamente che il nostro sindaco Ferro non abbia rilasciato le seguenti dichiarazioni.
    Da ingegnere industriale posso dire che un termovalorizzatore con il calore sviluppato durante il processo di combustione dei rifiuti (all'interno della camera di combustione) produce vapore, il quale a sua volta viene utilizzato per la produzione diretta di energia elettrica. Ora dal processo di combustione otteniamo ceneri leggere e ceneri pesanti ( che vengono opportunamente trattate in tutti i termovalorizzatori), le ceneri leggere che vediamo uscire sotto forma di fumo dal camino del termovalorizzatore, grazie ad opportuni filtri messi in serie consentono di avere emissioni zero! con un rendimento del 100% ( praticamente tutti i termovalorizzatori presenti nel territorio italiano hanno un filtraggio delle ceneri leggere del 99%/100%)

    Il vero problema è che il nostro paese non sfrutta i propri rifiuti! ma anzi paga la cessione ad altri pesi che per smaltirli costruiscono queste strutture:

    https://www.youtube.com/watch?v=1EHEqWtFgLI


    Va bene fare politica, ma sparare C*****E no....

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